IL NOSTRO VIAGGIO A NEW YORK
COSA C'É DI NUOVO A BROOKLYN E MANHATTAN
Atterrare a New York mi trasmette sempre una sorta di euforia. Sarà che mi riporta indietro nel tempo, al nostro primo viaggio e all'emozione che avevo provato ormai ben 8 anni fa. Mi sentivo un'eletta a poterla vedere dal vivo e ora, quando tocco suolo americano, ho quasi la sensazione di sentirmi a casa.
Quest'anno, la nostra vacanza a NY è stata davvero breve. Partenza al venerdì per toccare di nuovo suolo italiano al martedì. Una toccata e fuga che ai più sembrava una pazzia: due voli intercontinentali in 4 giorni. Non lo consiglieremmo a chi vola a NY per la prima volta ma per chi la conosce già ne vale davvero la pena affrontare il viaggio.
Il lato positivo di aver già visitato una città è di poter scegliere con tranquillità dove andare e cosa vedere. Pertanto abbiamo volutamente tralasciato alcuni luoghi imperdibili per una prima volta a New York: la salita all'Empire State Building e al Top of The Rock, la visita alla Statua della Libertà e a Ellis Island e i numerosi musei.
New York è sempre in trasformazione e di luoghi nuovi da scoprire ce ne sono sempre parecchi. Devo ammettere che il voler costruire grattacieli sempre più alti sembra esser sfuggito di mano agli americani visto che ad ogni angolo della città spuntano alte e strette costruzioni che sembrano quasi delle matite.
Abbiamo scelto di dormire nel cuore del Financial District, in uno splendido hotel sito a due passi della Freedom Tower: l'Artezen Hotel. Nuovissima struttura, fermata Fulton St., pratico, pulito e per ora con un prezzo accettabile.
Non ho dubbi nel consigliare di dormire in zona Lower Manhattan, anzi per risparmiare si potrebbe trovare una sistemazione a Brooklyn che per me è stata la rivelazione del viaggio.
Midtown rimane la New York più nota e imperdibile: Times Square, Empire, Fifth Avenue e Central Park ma, per i miei standard, è decisamente un luogo affollato e caotico.
Il Financial District si è rinnovato magnificamente e a dispetto di alcuni anni fa in cui le strade nei weekend e alla sera erano deserte, ora è una zona visitabile in ogni momento.
Inoltre, la fermata Fulton St. ci consentiva di raggiungere comodamente le altre zone della città.
Sabato mattina, sveglia all'alba grazie al mio orologio biologico sincronizzato con il fuso orario italiano. In piedi alle 6, alle 7 del mattino eravamo già sul ponte di Brooklyn in compagnia di sportivi e dei pochi turisti mattinieri.
Ho un debole per i luoghi iconici deserti: mi danno l'impressione di essere lì solo per me.
Una volta raggiunto il distretto di Brooklyn siamo andati alla scoperta di Dumbo (Down Under Manhattan Bridge Overpass). Finalmente, dopo tanti viaggi, sono riuscita a trovare lo scorcio da cui compare il Manhattan Bridge nel film C'era una volta in America. Una serie di eventi avversi mi avevano portato nei precedenti viaggi a perdermi questa strada così nota di Brooklyn.
Dumbo è davvero un quartiere elegante dagli edifici curati e, passeggiando nel vicino Brooklyn Bridge Park, si ha come view lo scenografico skyline di Manhattan.
Ma Brooklyn merita una visita non solo per Dumbo e per l'elegante Brooklyn Heights. Prendendo un battello è possibile visitare l'interessante Williamsburg.
Anche da qui il panorama è notevole, non si ha più la vista di Lower Manhattan da cui spunta la raffinata Freedom Tower ma dell'altrettanto splendida Midtown con ben in vista l'Empire State Building.
Cosa si fa il sabato mattina a Williamsburg? Semplice, mercatini! Per gli amanti del cibo alle 11 apre Smorgasburg, un tripudio di bancarelle di ogni tipo: carne alla brace, cibi asiatici e il mitico bancone di lobster dove abbiamo mangiato un delizioso lobster roll.
Per gli appassionati del vintage e delle bancarelle dell'usato ogni sabato è presente il Brooklyn Flea ricco di cimeli dal classico sapore americano.
Infine a pochi passi da Smorgasburg abbiamo l'interessante Artistandfleas, un capannone al cui interno artisti e artigiani locali vendono gioielli, magliette e stampe fotografiche.
Williamsburg è diventato da qualche anno un quartiere di tendenza. Un tempo quartiere dormitorio ed ex polo industriale si è ora trasformato in un quartiere alla moda noto per i murales, i locali trendy e i negozi vintage.
Pranzo nel cuore di Williamsburg al Sunday in Brooklyn, circondati da molti americani abbiamo gustato un piacevole brunch.
Tour alla ricerca dei murales più noti del quartiere come ad esempio il colorato graffito raffigurante Jean Michel Basquiat e Andy Warhol con guantoni da box.
Ma di murales ce ne sono parecchi e basta passeggiare per il centro di Williamsburg per scovarne di interessanti.
Ogni quartiere newyorkese ha il suo bel parco e Williamsburg non è da meno. Avete mai giocato a beach volley con vista Manhattan, ebbene qui si può!
Nel tardo pomeriggio abbiamo lasciato Brooklyn per tornare a Manhattan per scoprire cosa ci fosse di nuovo nella Grande Mela.
Hudson Yards si trova proprio di fronte alla High Line, è il nuovo quartiere di palazzi in vetro sulla sponda dell'Hudson River. The Vessel, una struttura cromata fatta di scale e balconate, risplende alle luci del tramonto.
Per cena siamo rimasti fedeli al nostro ristorante preferito di Midtown: Del Frisco's. Nella zona dei teatri newyorkesi, Del Frisco's è un ottimo luogo dove assaporare una gustosa bistecca.
L'unica pecca dell'Artezen Hotel è l'assenza della colazione, pertanto, se si vuole evitare di fare colazione da Starbucks ecco due luoghi dove poter iniziare al meglio la giornata.
Per gli affezionati della colazione a base di cappuccino e croissant Mamannyc è il luogo ideale, ci sono tanti locali sparsi per la città e gli arredi sono davvero molto curati.
Per una colazione a base di french toast l'elegante Augustine nel Financial District è l'ideale.
Per quanto riguarda la sera, Financial District è a due passi dal Seaport District. I tramonti vista ponte di Brooklyn sono incantevoli e sono presenti un sacco di locali dove cenare o fare l'aperitivo.
Nel caso desideraste una cena con una vista spettacolare da poco ha aperto Manhatta, un ristorante situato al 60th piano nel cuore del Financial District. E' un locale costoso ma non-tipping restaurant, quindi niente mancia con relativo risparmio.
Nel nostro intenso weekend abbiamo ovviamente passeggiato per Midtown, siamo entrati nella Grand Central Station, abbiamo ammirato il Flatiron Building e l'elegante Chrisler e abbiamo pranzato all'aperto sul prato di Bryan Park. Ci siamo inoltre goduti un incantevole pomeriggio a Central Park.
Per quanto riguarda la cultura avevamo già visitato la maggior parte dei musei nei nostri precedenti viaggi. Complice un piccolo errore di "navigazione" ci siamo trovati di fronte al Palazzo delle Nazioni Unite (ONU), abbiamo deciso di entrare e di fare una visita guidata. Il tour è stato interessantissimo, dura circa un'ora ed è possibile visitare le sale riunioni tra cui la Hall dell'Assemblea Generale, la sala più importante dove hanno parlato i più grandi personaggi storici del '900.
Abbiamo lasciato New York con la voglia di tornarci, non so come si possa vivere in questa città ma è davvero piacevole passarci le giornate anche solo girovagando per i numerosi quartieri.
Per gli appassionati del vintage e delle bancarelle dell'usato ogni sabato è presente il Brooklyn Flea ricco di cimeli dal classico sapore americano.
Infine a pochi passi da Smorgasburg abbiamo l'interessante Artistandfleas, un capannone al cui interno artisti e artigiani locali vendono gioielli, magliette e stampe fotografiche.
Williamsburg è diventato da qualche anno un quartiere di tendenza. Un tempo quartiere dormitorio ed ex polo industriale si è ora trasformato in un quartiere alla moda noto per i murales, i locali trendy e i negozi vintage.
Pranzo nel cuore di Williamsburg al Sunday in Brooklyn, circondati da molti americani abbiamo gustato un piacevole brunch.
Tour alla ricerca dei murales più noti del quartiere come ad esempio il colorato graffito raffigurante Jean Michel Basquiat e Andy Warhol con guantoni da box.
Ma di murales ce ne sono parecchi e basta passeggiare per il centro di Williamsburg per scovarne di interessanti.
Ogni quartiere newyorkese ha il suo bel parco e Williamsburg non è da meno. Avete mai giocato a beach volley con vista Manhattan, ebbene qui si può!
Nel tardo pomeriggio abbiamo lasciato Brooklyn per tornare a Manhattan per scoprire cosa ci fosse di nuovo nella Grande Mela.
Hudson Yards si trova proprio di fronte alla High Line, è il nuovo quartiere di palazzi in vetro sulla sponda dell'Hudson River. The Vessel, una struttura cromata fatta di scale e balconate, risplende alle luci del tramonto.
Per cena siamo rimasti fedeli al nostro ristorante preferito di Midtown: Del Frisco's. Nella zona dei teatri newyorkesi, Del Frisco's è un ottimo luogo dove assaporare una gustosa bistecca.
L'unica pecca dell'Artezen Hotel è l'assenza della colazione, pertanto, se si vuole evitare di fare colazione da Starbucks ecco due luoghi dove poter iniziare al meglio la giornata.
Per gli affezionati della colazione a base di cappuccino e croissant Mamannyc è il luogo ideale, ci sono tanti locali sparsi per la città e gli arredi sono davvero molto curati.
Per una colazione a base di french toast l'elegante Augustine nel Financial District è l'ideale.
Per quanto riguarda la sera, Financial District è a due passi dal Seaport District. I tramonti vista ponte di Brooklyn sono incantevoli e sono presenti un sacco di locali dove cenare o fare l'aperitivo.
Nel caso desideraste una cena con una vista spettacolare da poco ha aperto Manhatta, un ristorante situato al 60th piano nel cuore del Financial District. E' un locale costoso ma non-tipping restaurant, quindi niente mancia con relativo risparmio.
Nel nostro intenso weekend abbiamo ovviamente passeggiato per Midtown, siamo entrati nella Grand Central Station, abbiamo ammirato il Flatiron Building e l'elegante Chrisler e abbiamo pranzato all'aperto sul prato di Bryan Park. Ci siamo inoltre goduti un incantevole pomeriggio a Central Park.
Per quanto riguarda la cultura avevamo già visitato la maggior parte dei musei nei nostri precedenti viaggi. Complice un piccolo errore di "navigazione" ci siamo trovati di fronte al Palazzo delle Nazioni Unite (ONU), abbiamo deciso di entrare e di fare una visita guidata. Il tour è stato interessantissimo, dura circa un'ora ed è possibile visitare le sale riunioni tra cui la Hall dell'Assemblea Generale, la sala più importante dove hanno parlato i più grandi personaggi storici del '900.
Abbiamo lasciato New York con la voglia di tornarci, non so come si possa vivere in questa città ma è davvero piacevole passarci le giornate anche solo girovagando per i numerosi quartieri.
"New York vale il Viaggio"
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