lunedì 11 maggio 2020

CILE E ARGENTINA: IL NOSTRO VIAGGIO RINCORSI DA UNA PANDEMIA

CILE E ARGENTINA: IL NOSTRO VIAGGIO RINCORSI DALLA PANDEMIA

SANTIAGO E VALPARAISO

(PRIMA PARTE)





Avete presente i video dei surfisti che cavalcano un'onda che sembra lì per sommergerli? Ecco, questa è stata la nostra sensazione nel nostro viaggio in Cile e in Argentina iniziato nel febbraio 2020. Abbiamo assistito al propagarsi del virus giorno dopo giorno e ci siamo resi conto che saremmo rientrati in un'Italia completamente diversa da come l'avevamo lasciata.

Siamo partiti per Santiago del Cile venerdì 21 febbraio, giorno del caso 1 a Codogno. Chiudevamo le nostre valige con la voce del telegiornale in sottofondo  che dava la notizia dell'arrivo del Coronavirus in Italia. Poco male il caso della coppia cinese contagiata a gennaio a Roma, la notizia aveva destato a quanto pare ben poca preoccupazione forse perchè per la comunità italiana la coppia apparteneva comunque a un mondo lontano. Grave errore.
Abbiamo raggiunto l'aeroporto di Linate con la classica atmosfera milanese del venerdì sera. Primo volo per Roma, sosta alla lounge di Alitalia frequentata da persone che come nell'inizio del film "Contagion" affollano i locali, chiacchierano, bevono e mangiano vicino a perfetti sconosciuti inconsapevoli della bomba che sarebbe scoppiata da lì  a pochi giorni.
Saremmo bugiardi nello scrivere che noi avevamo predetto la pandemia, anche noi nonostante un lavoro ospedaliero non avremmo mai immaginato questa situazione e non avremmo mai immaginato di rientrare in Italia in pieno lockdown. Ma se ripenso a quel venerdì sera nella lounge osservando la  moltitudine di persone proveniente da tutto il mondo, ho ben in mente la riflessione che feci, ossia di come sia facile al giorno d'oggi contagiarsi e diffondere un virus.

Sabato 22 febbraio atterrammo a Santiago del Cile, in un altro continente, in un'altra stagione e in un'altra città non splendida e con un recente passato di insurrezioni popolari.
Santiago non è una città facile e a dirla tutta nemmeno tanto bella e la maggior parte dei suoi abitanti è stanca e adirata con il governo. Ne sono testimoni i muri dei palazzi dove scritte inneggiano alla dimissione del presidente cileno e alcune scritte addirittura alla sua morte.
Le serrande dei negozi sono nella maggior parte abbassate, i bancomat sigillati, pompe di benzina bruciate... Non si ha piacere nel passeggiare lungo il centro soprattutto quando si attraversa una strada e ci si imbatte in una manifestazione da cui partono petardi e grida di insulti contro le forze dell'ordine.


La stranezza è che basta poi svoltare l'angolo per ritrovarsi in un bel quartiere dove le scritte contro il governo lasciano il posto a colorati murales che rendono le strade piacevoli da attraversare. Il Barrio Bellavista e il Barrio Lastarria sono infatti due quartieri decisamente turistici ma dove il clima è più disteso. È possibile fermarsi per pranzo e trascorrere alcune ore alla ricerca dei murales più originali. 




A poca distanza è presente la funicolare da cui poter salire in vetta al Cerro San Cristobal. Questo quartiere è il polmone verde di Santiago, dalla sua sommità (quando non è presente nebbia e foschia) è possibile ammirare la capitale cilena che appare davvero sterminata. Per compiere la discesa si può riprendere la funicolare, la teleferica o percorrere la discesa attraverso percorsi a piedi immersi nel verde. In cima è presente anche il santuario da cui papa Giovanni II celebrò messa. 



Ed ecco i  luoghi da non perdere in un viaggio a Santiago dove due giorni sono più che sufficienti per visitarli:
  • Palazzo governativo de La Moneda. Il palazzo sontuoso in stile neoclassico fu bombardato l'11 settembre 1973 nel famoso golpe dove fu ucciso Salvador Allende.
  • Museo di Storia Nazionale in Plaza de Armas. La piazza principale della città non ha nulla di speciale, carina la cattedrale e interessante il museo che racconta la storia cilena (gratuito). Al suo interno sono presenti gli occhiali rotti di Allende che, al tempo della nostra visita, erano in restauro.
  • Barrio Brasil e il Museo dei Diritti Umani. Il museo racconta il periodo della dittatura di Pinochet. Video, documenti e pannelli esplicativi documentano con dovizia di particolari uno dei periodi più bui della storia cilena, per quanto ci sia un fronte che continua a sostenere la dittatura di Pinochet.
  • La Chascona ***. Standing ovation per la residenza a Santiago del famoso poeta Pablo Neruda. Lo scrittore dalla ricca vita amorosa si trasferì in questa bellissima villa con la sua amante che poi diventò la sua terza moglie Matilde, soprannominata la Chascona per via dei suoi indomabili cappelli rossi. La casa è su più piani raggiungibili tramite scale esterne. 
La Chascona

  • Quartiere Providencia: ricco quartiere dai grandi viali alberati , belle case e parecchi ristoranti. Il nostro hotel era situato in questo distretto, il Tagle Hotel Boutique, promosso.
  • Mercado Central: solitamente amiamo frequentare i mercati locali anche se turistici ma questo non ci ha particolarmente colpito, saranno state forse le mosche sul banco pesce a non invitarci ad assaggiare i piatti locali.

Da Santiago è possibile prendere un bus e recarsi in poche ore a Valparaiso. Questa città di mare un po' anarchica è davvero affascinante. L'arrivo alla stazione non prometteva bene: facce ben poco raccomandabili e un sentore di degrado che ci ha accompagnato fino all'hotel.
Valparaiso è un pò come Genova o Cagliari, è una città portuale le cui strade si inerpicano dal mare fino ai suoi 42 colli.
Bisogna avere gambe buone per camminare a Valparaiso a causa delle salite e ripide scalinate ma è una città che non delude: Valpo è un grande e colorato anfiteatro che si affaccia sull'oceano, davvero spettacolare.





Diverse compagnie organizzano visite guidate alla scoperta della città.  Valpostreetart consente di immergersi nel panorama artistico della street art. Artisti come Anis e Unkolordistintinto hanno reso i muri delle case delle vere e proprie opere d'arte.







Anis disegna donne bellissime su facciate di palazzi sfumando i colori del viso dall'alto al basso  in stile Tequila Sunrise. Unkolordistinto è una coppia che gioca sempre sulla dualità maschio-femmina nelle sue opere ed è stata autore di opere monumentali sugli edifici di Valparaiso.

Tour4tips è un'agenzia che organizza visite guidate davvero interessanti. Il nostro tour in giro per la città ci ha permesso di conoscere in maniera approfondita la storia di Valpo dandoci anche spunti di riflessione riguardo la situazione politica cilena.

Valparaiso



Consigliamo per un aperitivo, un pranzo o una cena il locale con vista El Internado . Ottimo cibo, clima da vacanza e musica dal vivo.



Valparaiso nonostante il suo degrado è una città con personalità, energia e fascino. Merita attraversare l'oceano per visitarla e goderne l'atmosfera.
Credo sia chiaro che per noi Valpo batte a mani basse Santiago, città completamente diversa che sembra triste e rancorosa nell'animo. 




"Valparaiso è vicinissima a Santiago. La separano le irsute montagne sulle cui cime si levano, come obelischi, grandi cactus ostili e fioriti. É tuttavia un che di infinitamente indefinibile allontana Valparaìso da Santiago. Santiago è una città prigioniera, assediata dalle sue mura di neve. Valparaìso invece apre le sue porte all'infinito mare, alle grida delle strade, agli occhi dei bambini." 

Pablo Neruda





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