venerdì 30 marzo 2018

ISOLE LOFOTEN

ISOLE LOFOTEN: UN PARADISO NORDICO DOVE FARE IL PIENO DI LUCE NELLA STAGIONE ESTIVA




Avete mai sentito parlare delle isole Lofoten? Io, devo essere sincera, prima di programmare il nostro viaggio in Norvegia, molto poco.
Dopo averle viste mi stupisco di quanto siano poco conosciute perché sono davvero isole paradisiache. D'altra parte  la poca conoscenza e, di conseguenza, la poca affluenza consentono di mantenere intatto il loro fascino.
E' chiaro che non è un viaggio dedicato a chi vuole solo hotel a 5 stelle e servizi ad hoc per il turista.
E' un viaggio destinato a chi vuole visitare un luogo immutato nel tempo caratterizzato da  una natura incontaminata e per chi vuole scoprire spiagge deserte di sabbia bianca ed osservare un mare incantevole dalle mille sfumature di blu, azzurro e verde. Peccato che in questo meraviglioso mare  cristallino uno non possa pensare di crogiolarsi al suo interno. 


Qui infatti siamo all'altezza del circolo polare artico e le temperature dell'acqua raggiungono i 15° ad agosto, nel nostro caso, a inizio giugno la temperatura dell'acqua sfiorava gli 8°.
Come sempre, esistono i "brave men", ossia uomini coraggiosi che  non temono condizioni climatiche avverse tantomeno le gelide acque artiche e che hanno avuto il coraggio di tuffarsi (ma non di rimanere dentro l'acqua per più di due minuti).
Noi, persone di un coraggio qb (quanto basta),  ci siamo  bagnati solo i piedi e questo è stato sufficiente per avere una parziale e temporanea perdita di sensibilità delle estremità distali delle dita.









Le isole Lofoten sono bagnate dal mare della Norvegia sopra il circolo polare artico (sono addirittura a una latitutide superiore all'Islanda per intenderci). Le principali sono Austvågøy, Vestvågøy, Flakstadøy e Moskenesøy; sono separate dalla terraferma dal Vestfjorden e sono unite tra di loro tramite  ponti e tunnel attraverso cui diventa agevole spostarsi da un'isola all'altra.



Ci sono diversi modi per raggiungere queste isole.  Potete arrivare alle Lofoten via aereo tramite gli aeroporti di Bodo, Svolvaer, Leknes, Rost o come noi all'aeroporto Hastad-Narvik (Evenes) sulla vicina Hinnoya. Da qui è consigliabile noleggiare l'auto. Oppure è possibile raggiungere queste isole via mare traghettando l'auto da Bodo a Moskenes, oppure da  Skutvik a Svolvær. 

Siamo atterrati in questo angolo di paradiso in una soleggiata mattina di inizio giugno. Sono rimasta piacevolmente basita dalla luce e dai colori di questi luoghi. Mai mi sarei aspettata di essere circondata da un mare così azzurro o così verde.  Spiagge ampie di sabbia bianca e sottile che si interrompevano per dare spazio a prati dal verde intenso, il tutto incorniciato da vette innevate.



Dall'aeroporto di Evenes ad Å, il paese dove avremmo soggiornato per la notte, occorrono quattro ore e mezza  per raggiungerlo. Se fosse stato per me ce ne avremmo messe dieci di ore perché mi sarei fermata in ogni angolo, ogni scorcio era spettacolare. Mi sembrava impossibile che all'estremo Nord del mondo si potessero incontrare questi paesaggi incantati.
A metà tragitto, vista la piacevole temperatura,  ci siamo fermati a Ramberg a mangiare un wrap al salmone sulla spiaggia. La freschezza del pesce era innegabile, peccato per la quantità esagerata di cipolla all'interno del wrap, evidentemente  ingrediente cardine, ahimè, della cucina norvegese.

Ä si trova nell'estremità meridionale di Moskenesøy e il suo nome equivale all'ultima lettera dell'alfabeto norvegese proprio perché dopo questo piccolo villaggio si ha di fronte solo il mare.
Non vi aspettate un paesino, in realtà è un agglomerato di casette di pescatori, le rorbuer, la maggior parte di color rosso o giallo costruite su palafitte che sono state trasformate in alloggi per turisti. 

Il nostro albergo, Smaken av Lofoten, ha una struttura centrale dove è presente il ristorante e le camere al piano superiore e poi ha intorno ad essa delle piccole rorbuer adibite ad appartamenti.

















Smaken av Lofoten
La nostra rorbu (foto a destra), naturalmente tutta in legno, era costituita da un piccolo salotto con cucina, un bagno e una camera dotata di una finestra proprio sopra la testata del letto. Vista sul golfo all'apparenza molto romantica. Ricordo però ai poco informati che qui il sole non tramonta mai e nonostante ci fossero le tende oscuranti, la luce filtrava prepotentemente dalla finestra. Pertanto ho avuto un sacco di risvegli ma soprattutto di momenti di disorientamento perché non capivo mai che ore fossero.. Sembravano sempre le due del pomeriggio!!




Consiglio per la cena un ristorante in un paesino poco distante da Ä: Maren Anna a Sørvagen. Il porticciolo su cui si affaccia è incantevole, spero abbiate la fortuna di cenare all'aperto come abbiamo fatto noi. Il ristorante offre una cucina le cui specialità sono a base di pesce, ovviamente freschissimo perché pescato in giornata. Indimenticabile lo stoccafisso mantecato, uno dei migliori della mia vita.
Maren Anna
Le isole Lofoten profumano di merluzzo... Detta così suona male, lo ammetto, ma in realtà è una sensazione inaspettatamente piacevole. 
Sapete che la maggior parte dei merluzzi che troviamo sulle nostre tavole viene pescata proprio al largo delle isole Lofoten? E queste isole hanno basato la loro economia su questo, da tempo immemore.
Qui ruota tutto intorno al merluzzo: l'inizio dell'inverno apre la stagione della pesca che durerà fino ad aprile. Tutti partecipano all'evento, persino i bambini che nel dopo scuola vengono reclutati per il taglio della lingua (dei merluzzi non dei bambini).

Una volta che i pesci sono stati puliti, eviscerati e legati a coppie di due vengono appesi a testa in giù sulle rastrelliere e rimarranno così per alcuni mesi. Il vento permeato dal sale marino essiccherà i pesci trasformandoli in stoccafisso. L'85% del merluzzo, di qualità pregiata, viene esportato in Italia, la parte restante più scadente del merluzzo tra cui le teste vengono esportate in Nigeria per ricavarne delle zuppe ad alto contenuto proteico.
Ricordo che quello che nell'Italia del Nord viene chiamato baccalà in realtà è stoccafisso, perché il baccalà viene essiccato sotto sale.





Se volete farvi raccontare tutto il procedimento sulla pesca e sulla lavorazione dei merluzzi da un local, ad Ä è presente il museo dello Stoccafisso, sito in un ex magazzino del pesce dove farete la conoscenza di Steinar Larsen, il proprietario parlante italiano.
Alla mia domanda: "Come riesce a vivere in un luogo dove da ottobre fino a marzo è sempre buio?" il
signor Larsen mi rispose così: "Semplice, per due mesi mi trasferisco alle Canarie!"













Prima di lasciare Å ricordatevi di assaggiare i cinnamon boller nella panetteria locale. Squisiti!!!

The bakery

Un paesino poco distante da Å è Reine, famosa per la sua splendida posizione accanto a una laguna e sovrastata dalla parete di roccia del Reine-bringen. Sicuramente è uno dei volti maggiormente fotografati  delle Lofoten.

Reine


Dopo aver lasciato la punta estrema di queste isole ci siamo recati nel paesino di Nusfjord. L'ingresso è a pagamento e questo lo rende più un paese museo che un autentico villaggio di pescatori.  Carino, vale la deviazione ma la visita merita poco meno di un'ora.

Nusfjord
Dopo la visita a Nusfjord e grazie alla meravigliosa giornata di sole la nostra tappa è stata l'indimenticabile Haukland Beach, una spiaggia di sabbia bianca con un mare splendido e un grande prato verde.  A me ricordava le  spiagge incontrate in Australia, ma senza i surfisti all'orizzonte.

Haukland Beach


Per la nostra seconda notte alle isole Lofoten abbiamo optato per dormire in un appartamento a  Kabelvag. A mezzanotte siamo usciti per osservare il tramonto o lo pseudo tramonto visto che il sole in realtà non tramonta mai del tutto. La nostra postazione per goderci lo spettacolo era Rørvikstranda, una spiaggia che avevamo conosciuto il giorno prima e di cui ci eravamo subito innamorati.

Rørvikstranda

Il tramonto alle Lofoten è a dir poco emozionante, il sole scompare dietro la montagna regalando un colore rosa e una luce magnifica al mare e alle montagne di fronte a noi.
E poi il grande fascino di un luogo situato a così alte latitudini è dato dal fatto che quel sole in realtà non scenderà mai del tutto e la luce illuminerà tutta la notte. Devo dire che questo mi ha disorientato, alla fine la nostra vita è scandita dall'alternarsi del giorno e della notte.
Volendo in questi luoghi si può rivoluzionare il proprio stile di vita: dormire quando si è stanchi e mangiare quando si ha fame. Per gli amanti delle esperienze "wild", campeggiare alle Lofoten non è pericoloso, niente buio, niente animali, solo una mascherina per la notte.


La terza nostra giornata alle isole Lofoten è iniziata visitando la graziosa cittadina di Hennisgavær, denominata la Venezia delle Lofoten. Il nome ci è parso un pò pretenzioso ma forse è stato il paese più autentico del nostro viaggio.
La giornata è stata dedicata a goderci il sole e la cucina del territorio.
Prima tappa in una caffetteria: Hennisgvaer Lysstoperi & Cafè, che propone ottimi dolci e dove vendono, non so perché, anche candele colorate.

Porto di Henningsvær

Il porto è un piccolo gioiello, tanto bello  da decidere di fermarci per pranzo in un ristorante dotato di terrazza con vista. Il ristorante si chiama Fiskekrogen ed ovviamente la cucina era a base di pesce. Le porzioni sono state abbondantissime e dopo aver preso una ottima zuppa di pesce e un hamburger di halibut, sono uscita rotolando. Mio marito ha voluto assaggiare le lingue di merluzzo fritto.
Evidentemente da queste parti del merluzzo, come per noi il maiale, non si butta via niente.

Il nostro itinerario è terminato in un ostello, il Bogen Hostel, vicino all'aeroporto di Evenes. Erano presenti tre generazioni a confronto. Una coppia di cinquantenni che aveva affittato un appartamentino intero con terrazza vista lago, la categoria dei ventenni che aveva preso la camera con bagno in comune e poi noi, gli over 30 (non specifico quanto over) abbiamo optato per una camera con bagno e cucina in comune. Più si sale con l'età maggiore è la possibilità economica ma minore la capacità di adattamento.
La vista dalla camera è stata una delle migliori della mia vita, inaspettatamente in un ostello.
Boegen Hostel

Dopo tre giorni alle Lofoten ci siamo sentiti sazi di cose belle viste, di colori saturati all'ennesima potenza, di aria pulita, di natura, di vento fresco e di tanta luce, perenne giorno notte.
Ci siamo posti come obiettivo di tornare, questa volta di inverno, con il buio e la neve. Tutta un'altra esperienza ma non è detto che non sarà altrettanto affascinante.

martedì 27 marzo 2018

SCELTA DELL'HOTEL

9 UTILI CONSIGLI PER LA SCELTA DELL'HOTEL: COME DESTREGGIARSI TRA MOTORI DI RICERCA E RECENSIONI


Scegliere un buon hotel rappresenta un momento fondamentale nella pianificazione di un viaggio. Soprattutto se non siete dotati di un grande spirito di adattamento questi consigli potranno sicuramente tornarvi utili.

Esempio di hotel prenotato tramite booking.com
(il prezzo non include il 14,75% di tasse + 40,17$ a notte)


Per la scelta dell'hotel solitamente utilizzo BookingTripadvisor, effettuando controlli incrociati tra recensioni, foto e prezzi proposti.
Prestate attenzione quando confrontate prezzi di siti diversi, a volte alcuni portali (es:Booking.com) vi propongono prezzi più bassi rispetto alla concorrenza, ma nelle condizioni viene in un secondo momento specificato che le tasse (10-20% del totale) sono escluse. Pertanto la valutazione deve essere fatta sul prezzo finito e non su quello che viene mostrato nella pagina principale.


Capisco che scegliere un hotel dipenda anche dal budget di cui ognuno dispone per la vacanza, a tal proposito vi posso tranquillizzare: una spesa elevata spesso non coincide con l'avere un ottimo servizio.

1) LOCATION
La scelta della zona è molto importante sia che si viaggi in macchina che con i mezzi pubblici. Nel primo caso se si ha disposizione un auto non è necessario scegliere un alloggio in posizione centrale soprattutto se il centro rientra nella zona a traffico limitato o con poco parcheggio.
Nei viaggi on the road tra i filtri di ricerca inserisco il parcheggio gratuito perché risparmiare sulla camera per poi pagarsi il posto auto non avrebbe molto senso.
Se invece non disponiamo di una macchina vale la pena cercare qualcosa in posizione centrale o se abbiamo un budget limitato in una zona facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici.


2) IL BAGNO
Partiamo dal presupposto che, salvo eccezionali occasioni, rifuggo dal bagno in comune. Lo so, potrei avere più spirito di adattamento ma proprio non ci riesco. E quando noi donne ci troviamo in difficoltà con chi ci sfoghiamo? Con i mariti naturalmente. Ergo mio marito rifugge dal bagno in comune.
Avere un bel bagno in una camera d'hotel è uno dei  parametri di ricerca per me fondamentale, pertanto le foto dei bagni sono le prime che guardo. 
Se potete, scegliete la doccia con vetro, decisamente più igienica. Questa fondamentale caratteristica fa guadagnare parecchi punti all'hotel, devo ammetterlo. Anche perché mi domando, la tenda verrà mai lavata o cambiata? A volte però per questioni di budget o di stile dell'hotel non è possibile avere il vetro. Alberghi anche a 5 stelle possono avere la vasca con ahimè la tenda.


Uno dei miei incubi peggiori è ritrovarmi una tenda bagnata toccata da non so chi appiccicata addosso mentre faccio la doccia. Per ovviare a questo problema negli Stati Uniti sono presenti due tende con dei piombini che mantengono la tenda a debita distanza. Su queste posso lasciar correre, se non ci sono alternative.



3) IL COPRILETTO BIANCO

Mi sono sempre chiesta: ma i copriletti vengono lavati tutte le volte? Io, in alcuni hotel, mi sono posta il problema. Il mio pensiero è che in linea di massima i copriletti bianchi vengano cambiati e di conseguenza lavati.
Sono invece del parere che  i copriletti a fiori o scuri difficilmente vengano cambiati quotidianamente, perciò, se posso, li escludo a priori, a meno che le recensioni dell'hotel non siano eccellenti.












4) LA COLAZIONE
Avere un hotel con colazione inclusa può essere un plus soprattutto all'estero dove un cappuccino e un croissant possono costare anche 10 euro. Dipende come siete abituati, a volte se uno si sa arrangiare spesso negli hotel si ha il bollitore e se si compra qualcosa al supermercato si può far colazione in camera. Guardare diversi siti può permettere di trovare una tariffa vantaggiosa con colazione inclusa.



5) TRIPADVISOR
Essere tra i primi in classifica su tripadvisor non per forza è sinonimo di qualità. Bisogna LEGGERE le recensioni  e non fermarsi al titolo, soprattutto per quelle negative. A volte le cattive recensioni sono poco sensate e lo possiamo scoprire solo leggendole.
C'è chi si lamenta perché negli hotel (a volte di soli due piani tipo ville d'epoca)  manchi l'ascensore. A meno che non abbiate disturbi motori una rampa di scale con una valigia non dovrebbe essere un problema.
Inoltre lamentarsi perché alla reception di un hotel in Malesia il personale non parla italiano non può essere considerata nemmeno una critica.


6) LA RECEPTION
Se pensate di dover arrivare in albergo in orari particolari, per esempio se il vostro volo atterrerà a sera tardi sarebbe meglio un hotel con una reception aperta 24 ore su 24 oppure avvisare preventivamente l'hotel dell'orario del vostro arrivo e capire se questo rappresenta un problema.
Prestate attenzione quando prenotate gli appartamenti, se arrivate fuori dagli orari di check-in previsti dal gestore rischiate di dover pagare un sovrapprezzo.

7) LA LAUNDRY
Nel caso il mio viaggio duri più di una settimana solitamente a metà percorso scelgo un hotel con una lavanderia al suo interno per poter lavare la biancheria. Spesso si trovano lavanderie che con pochi gettoni permettono di fare il bucato. Nei grandi hotel è presente spesso il servizio di lavanderia ma in questo caso i costi ovviamente lievitano.


8) STANDARD DI PULIZIA
Anche in questo caso le foto su tripadvisor possono essere d'aiuto (attenzione a non guardare solo quelle fornite dagli hotel). Se trovo più di 2 o 3 recensioni che criticano la pulizia tendo a escludere quell'albergo.


9) AIRBNB 
Con Airbnb risulta ancora più difficile valutare le recensioni perché le persone che condividono case o camere tendenzialmente sono più accomodanti rispetto a me. Secondo la mia esperienza fuggo dalla categoria "oste uomo single" e tendo a scegliere "donne con famiglia" perché solitamente gli standard di pulizia sono più elevati. Porto due esperienze negative e una positiva a favore della mia tesi.
L'appartamento di Camilla a Bergen
(Studio in Bergen city centre)
Tokyo. Per un Capodanno io e un gruppo di amici abbiamo soggiornato in un micro appartamento dove credo se fossero entrati i NAS avrebbero sigillato la casa e non scherzo. Un amico è tornato con una dermatite da contatto probabilmente presa dalle lenzuola (e nonostante fossero bianche non credo fossero state cambiate).
La seconda occasione è stata a New York tra l'altro in uno splendido loft. L'oste in questione, un bel modello, aveva trascorso la notte precedente con una donna lasciandoci candidamente l'appartamento senza neanche far finta di pulire.
Terzo esempio. A Bergen, Camilla e la sua bella famiglia composta da marito e due figli ci ha accolto in un meraviglioso appartamento pulito e dotato di ogni confort.
Verificate inoltre sempre i termini di cancellazione e i costi delle pulizie prima di prenotare. Detto ciò, essere ospitati da qualcuno rispetto ad un hotel rende il viaggio più interessante perché si ha la possibilità di conoscere la gente del luogo, basta non trovare insetti nel letto.
Se volete provare airbnb, utilizzando questo link avrete diritto ad uno sconto di 15€ sulla prima prenotazione.

sabato 24 marzo 2018

NORVEGIA

NORVEGIA:  ALLA SCOPERTA DEL NORD E DELLA SUA STRABILIANTE NATURA



La Norvegia si presta molto ad un viaggio on the road: è dotata di ottime infrastrutture, le strade sono poco trafficate e il paesaggio che incontrerete è a dir poco incantevole.
I chilometri da noi percorsi sono stati 1600 in poco più di una settimana, parecchi se si pensa che i limiti di velocità sulle strade norvegesi sono molto ridotti e che per superare i fiordi spesso dovrete prendere un battello o guidare all'interno di lunghe gallerie.
Le strade sono molto curate, il traffico pressoché inesistente e la morfologia del territorio non permette mai al guidatore di annoiarsi. Per i centauri che volessero intraprendere un viaggio in Norvegia on the road il divertimento è assicurato!
Abbiamo organizzato questo itinerario per fine maggio e possiamo ritenerci fortunati perché le giornate sono state, nella maggior parte di casi, calde e soleggiate ed essendo in Nord Europa non sempre questo è la norma.
Ricordatevi che in estate il sole praticamente non tramonta mai e questo vi consentirà di muovervi anche a tarda notte senza dover guidare al buio.
Per il nostro bioritmo però tutto ciò è stato destabilizzante, pensare di andare a dormire con il sole alto nel cielo è stato difficile e devo ammettere che, una volta tornata a casa, ho davvero apprezzato il calare della notte.

Ecco la preview del nostro percorso:


Atterrati a Bergen, il nostro itinerario è proseguito verso nord passando per Geiranger, Ålesund, Molde fino a Trondheim. Il noleggio auto in Norvegia ha costi in linea con molti altri paesi europei, i problemi iniziano se decidete di noleggiare l'auto in una città e terminarlo in un'altra: infatti la tassa one-way ci sarebbe costata circa 3 volte il costo del noleggio. Per questo motivo abbiamo "preferito" riportare l'auto a Bergen, in un'unica tappa da Trondheim. Ben dieci ore di viaggio, ma tra boschi, fiordi e casette colorate le ore e i km passano abbastanza piacevolmente. Questa "piccola" deviazione ci ha inoltre permesso di visitare Borgund e Flåm e di guidare all'interno della galleria più lunga al mondo, il tunnel di Laerdal, lungo 24 km.
Da Bergen abbiamo poi preso un volo per le magiche Lofoten, dove abbiamo trascorso 4 giorni, concludendo  il nostro tour a Oslo, per l'ultima notte.

BERGEN

A Bergen piove in media 235 giorni l'anno, praticamente un giorno su tre. Possiamo quindi ritenerci soddisfatti del fatto di aver avuto una mattinata piovosa ed un'intera giornata con uno splendido sole.
Andare a fine maggio è stato un vantaggio, la natura era esplosa in tutta la sua meraviglia. Non credo di aver mai visto l'erba di un verde così brillante, sarà forse per l'assenza di smog e per il sole sempre presente ma i colori erano davvero carichi.
Le sistemazioni in Norvegia sono piuttosto costose e in questa città abbiamo scelto di prenotare un appartamento poco lontano dal centro con Airbnb. Devo ammettere che mi sono davvero trovata bene, la casa sembrava uscita dal catalogo Ikea, era davvero pulitissima e dotata di molti comfort per far sentire l'ospite come a casa (era disponibile perfino Netflix). Camilla, la proprietaria è stata sempre disponibile per ogni nostra necessità. 
Bryggen


Bryggen, il molo anseatico, è lo storico quartiere di Bergen. Costituito da una serie di edifici in legno ricostruiti nel 1702 dopo un incendio che li distrusse, fu la sede dei commercianti della lega anseatica dal XIV al XVIII secolo.
Attualmente gli edifici sono occupati da hotel, ristoranti e negozi e durante le giornate di sole la gente si riversa sul molo a bere birra e fare conversazione.
Det Hanseatiske Museum og Schotstuene è il museo anseatico allestito in un edificio di legno del 1704. All'interno potrete conoscere lo stile di vita dell'epoca dei commercianti, marinai e apprendisti della lega anseatica.
Poco distante è presente il Fish Market, il mercato del pesce dove si può anche pranzare. A noi è parso un pò turistico ma non l'abbiamo sperimentato. Ci ha sorpreso la presenza di molti italiani che lavorano in questo mercato.
Per osservare Bergen dall'alto è possibile prendere la funicolare (Floibanen) che vi porterà sul monte Floyen. Dalla vetta partono diversi itinerari dalle splendide vedute in mezzo alla natura; potrete come noi tornare in centro a piedi con una piacevole passeggiata di circa 3 km.



GEIRANGER

Il tragitto che ci ha condotto fino al Geirangerfjord è stato davvero scenografico. In un percorso di circa 300 km, abbiamo incontrato verdi prati con pecore e agnelli al pascolo, laghi e montagne ancora innevate.




Se avete letto la bio sapete che sono figlia di genitori sardi, pertanto molto a mio agio al mare e poco conoscitrice della montagna. Questa premessa è necessaria per farvi capire che non sono nemmeno equipaggiata per fare escursioni in montagna. Infatti lungo la strada per il Geirangerfjord abbiamo attraversato un passo di montagna ed io avevo candidamente ai piedi un paio di All Star.



Fortunatamente scendendo a Geiranger le temperature si sono rialzate e avere delle scarpe di tela ai piedi non mi ha dato nessun problema.
Se deciderete di seguire il nostro itinerario, ricordate che la statale fv63 che porta a Geiranger è aperta solo nei mesi estivi, da inizio maggio fino a ottobre.
Il Geirangerfjord è uno dei fiordi più famosi della Norvegia, per intenderci è il fiordo dello spot di Costa Crociere interpretato da Shakira.
É molto romantico attraversare i fiordi in battello ma altrettanto emozionante è dormire in un hotel di fronte a questo meraviglioso fiordo.
L'albergo in questione è l'hotel Utsiken dalla cui camera avevamo la scenografica vista che potete ammirare nella foto qui sotto. L'hotel è storico e fu aperto alla fine del 1800. Gli interni sono old style ma conservano un fascino retrò. Il ristorante al suo interno è stato una piacevole scoperta. Abbiamo ordinato l'agnello e il merluzzo, deliziosi entrambi con un prezzo in linea con i costi norvegesi.


Per visitare il fiordo partono delle escursioni in battello di circa un'ora e mezza dal porticciolo; nel prezzo è inclusa un'audioguida in italiano che descrive le caratteristiche del luogo, storie e leggende della zona.
L'escursione è stata davvero piacevole, ogni cascata ha un nome e una sua storia, come la cascata del Pretendente (immagine sotto), riuscite a vedere una bottiglia? La leggenda narra di questo pretendente che conobbe sette  bellissime sorelle; essendo dedito all'alcool ogni giorno sceglieva una sorella diversa da sposare ma il giorno dopo dimenticava quale fosse la prescelta. Quando le sette sorelle si ritrovarono vecchie zitelle per aver aspettato il loro sposo invano, piansero calde lacrime e si trasformarono nelle cascate delle "Sette Sorelle". Il pretendente invece si trasformò in una  bottiglia.

Cascata del Pretendente

Anche il paesino di Geiranger è molto caratteristico, conta 250 abitanti ed è un luogo di vacanza dove i norvegesi si rilassano nei campeggi o negli hotel.
Se avete voglia di fare una pausa, il bar Sjokolade Geiranger è molto carino e prepara ottime cioccolate.

Una strada davvero panoramica per lasciare il fiordo è la Strada Dell'Aquila, i 7km della Rv63 proveniente da Andalsnes, con i suoi  11 tornanti regalano vedute suggestive del fiordo.

Trollstigen
Da Geiranger dirigendosi verso Alesund merita una deviazione un'altra strada panoramica, la Trollstigen, simile al nostro passo dello Stelvio.
Denominata strada dei Troll diverte chi è alla guida e può essere percorsa, dai più coraggiosi e allenati, anche in bicicletta.










ÅLESUND

Ålesund è una graziosa cittadina in stile art noveau dalle eleganti vie e dai colorati palazzi.
Per il pernottamento consiglio l'hotel Brosundet, in pieno centro, con una fantastica vista sul canale. Le camere sono arredate nel classico stile nordico, pulite e all'interno della tariffa era inclusa la colazione e una leggera cena a buffet che per noi è stata sufficiente. Poco distante è presente un parcheggio pubblico.



Se avete voglia di vedere questa interessante città dall'alto potete salire 418 gradini e scalare la collina di Aksla. La vista della città  vi ripagherà delle fatiche. Un volta in cima rilassatevi guardando il panorama e passeggiate seguendo gli itinerari indicati.



Una piacevole escursione a poca distanza da Ålesund è la visita al faro di Alnes sull'isola di Godøy. L'isola di per sé è affascinante, facilmente raggiungibile grazie ai tunnel sotto il mare. Nel tragitto abbiamo incontrato delle splendide spiagge con un mare dal color turchese.

Faro di Alnes


Tornando verso Alesund, abbiamo incontrato una bellissima spiaggia raggiungibile attraverso un passaggio tra gli scogli. La natura la faceva da padrona tanto da aver notato un grosso nido in bella vista contenente delle uova. Un pò stupiti della scoperta abbiamo raggiunto la spiaggia e ci siamo rilassati un pò. Decidendo di tornare verso l'auto ci siamo accorti di non essere graditi a un ospite della spiaggia: un gabbiano. Probabilmente questo uccello, la madre o il padre dei futuri gabbiani,  aveva notato la nostra presenza e, con fare protettivo, ci intimava di andarcene. Peccato che la via del ritorno si avvicinava "pericolosamente" al suo nido e potete immaginare che comunicare con un gabbiano non fosse una cosa semplice. Dopo aver rischiato di essere beccati da questo uccello incattivito che planava sempre più vicino alle nostre teste, abbiamo pensato di cercare una via alternativa, un pò più scomoda in mezzo alle sterpaglie alte mezzo metro ma di certo più sicura della precedente strada.
La natura incontaminata è davvero bella ma a volte è proprio la natura incontaminata che non desidera la presenza di estranei, in questo caso noi.


Se vi domandate dove pranzare ad Ålesund il mio consiglio è di recarvi al Cafè Lyspunktet, locale molto giovanile dai piatti gustosi e prezzi accessibili.


Lasciata Ålesund, abbiamo affrontato 300 km di tragitto per arrivare a Trondheim. La nostra giornata di trasferimento è stata accompagnata da nuvole e pioggia con una temperatura scesa rapidamente a 10 gradi. Siamo in Norvegia, bisogna aspettarselo.
Dopo poco meno di due ore di viaggio da Alesund siamo arrivati a Molde dove ci attendeva il traghetto per attraversare il mare.
Non è necessario acquistare il biglietto a terra, una volta saliti in battello passa il controllore da cui si può effettuare il pagamento. Si può rimanere in auto o recarsi al bar, a voi la scelta.
Una volta sbarcati a Molde  la strada vi condurrà alla famosa Strada Atlantica, una superstrada lunga 8 km, costituita da 8 ponti che attraversa il mare ed è una strada panoramica soprattutto quando il mare è in tempesta.  Purtroppo la giornata uggiosa e il mare non particolarmente mosso non ci ha permesso di vederla al meglio.
Giunta l'ora di pranzo ci siamo fermati in un ristorante poco dopo la Strada Atlantica, il Bjartmars Favorittkro. 



All'arrivo ci ha accolto una simpatica signora che non conosceva una parola di inglese ma che nonostante ciò è riuscita a spiegarci che alla domenica il pranzo era servito a buffet.  Attorno a noi solo gente del luogo tra cui una numerosa famiglia che festeggiava il compleanno del nonno.
La cucina, di tipo casalinga, è stata genuina come genuina l'atmosfera che si respirava al suo interno.
Felici di aver vissuto un vero pranzo norvegese.












TRONDHEIM


Trondheim


"Se vi è una magia su questo pianeta, è contenuta nell’acqua"(Loren Eiseley)


Trondheim è davvero una città romantica, in mezzo ad essa scorre il fiume Nidelva dove si specchiano storici edifici in legno costruiti su palafitte. Per avere una veduta spettacolare potete soggiornare, come noi, all'hotel Scandic Bakklandet, moderno con ampie e pulite camere  e con una colazione pantagruelica.

Scandic Bakklandet

Scandic Bakklandet
A Trondheim è piacevole anche solo passeggiare per i vicoli, sedersi su una panchina ed osservare le fantastiche case in legno dai vivaci colori.


Ci siamo trovati a Trondheim il giorno di Pentecoste, per loro festa nazionale. E quando c'è una festa religiosa dove si può andare? Ovviamente in chiesa, nello specifico nella Nidaros Domkirke, la Cattedrale di Trondheim, il più grande edificio medievale costruito in Scandinavia.

Siamo arrivati giusto in tempo per assistere alla celebrazione dei battesimi. Celebrava la funzione una sacerdotessa donna. I genitori e i padrini dei bimbi, tutte persone bionde dagli occhi chiari, indossavano abiti tipici della tradizione norvegese. Dopo aver ricevuto il sacro battesimo, ai piccoli veniva asciugata la testolina e veniva messa loro una cuffia di lana.


Trondheim si gira tranquillamente a piedi, ci sono due punti panoramici da cui potrete ammirare il paesaggio. Il primo è il quartiere dell'Università, il secondo è la fortezza, la Kristiansten Festning.
Quest'ultimo è un ottimo posto da cui godersi il tramonto, peccato che a fine maggio il sole tramonti alle 23,30 e non ho avuto la pazienza di attenderlo.

Se volete un consiglio su dove cenare a Trondheim posso consigliarvi Baklandet Skydsstation, nel quartiere medievale.
E' un locale alla buona ma molto caratteristico, dove abbiamo assaggiato un ottimo spezzatino di renna e delle gustose aringhe.

Lasciata Trondheim, sulla strada del ritorno per riconsegnare l'auto a Bergen, abbiamo visitato una meravigliosa chiesa interamente fatta in legno datata XII secolo, la Borgund Stavkirke. Sembra impossibile che sia ancora integra dopo tutti questi secoli.

Borgund Stavkirke



Questo itinerario permette di scoprire luoghi e città tra i più belli della Norvegia continentale, ma se volete dare un valore aggiunto al vostro viaggio potete spingervi fino all'estremo nord e visitare le isole Lofoten: uno dei luoghi più belli che io abbia mai visto.


DAY 1   Bergen
DAY 2   Bergen
DAY 3   Geiranger
DAY 4   Alesund
DAY 5   Alesund
DAY 6   Trondheim
DAY 7   Trondheim
DAY 8   Bergen
DAY 9   Isole Lofoten
DAY 10 Isole Lofoten
DAY 11 Isole Lofoten
DAY 12 Oslo

mercoledì 21 marzo 2018


HOTEL DA..... PROVARE

CONRAD NEW YORK




New York è una delle mie città preferite, conosciuta sin da piccola attraverso film e serie tv, quando la vidi per la prima volta mi sentii catapultata all'interno di un film. Con il naso all'insù, incantata dai grattacieli, mi ripetevo: "Sono a New York!!" 
É uno di quei posti che non mi stancherei mai di vedere: ci sono stata tre volte e ci tornerei anche  domani.
Un aspetto negativo di questa città è rappresentato dal costo degli hotel: molto elevato, specialmente se si vuole soggiornare a Manhattan.
Il Conrad New York appartiene a questa categoria. Tuttavia, una volta nella vita, si può pensare di soggiornare in un hotel da sogno. E questo ne è un esempio.

Questo hotel appartiene al brand HILTON, onnipresente negli States e New York non fa eccezione. Dallo storico Waldorf Astoria (ora chiuso per restauri), fino al classico e un po' attempato Hilton Times Square, troverete un Hilton in ogni quartiere della Grande Mela.

Il Conrad si trova nella zona di Lower Manhattan, poco distante dal World Trade Center. La metropolitana (Chambers st.) è distante circa 5 minuti di cammino.


L'hotel è situato all'interno di un grattacielo. E' immenso, moderno con una grande e scenografica hall all'ingresso. Dalle ampie vetrate situate nell'open space centrale potrete godere di una piacevole vista sul fiume Hudson.



Abbiamo soggiornato in una suite deluxe, era praticamente un appartamento: un salotto, una camera da letto e un bagno super moderno dotato di tutte le facilities. Ovviamente la pulizia era impeccabile.
Per avere la magnifica vista sull'Hudson (foto sotto) prenotate una camera "river view"



L'hotel dispone di un bar con terrazza dove, nelle belle giornate, è possibile prendere il sole e godersi la vista dell'Hudson.


La colazione, ottima, comprendeva un ricco buffet sia dolce che salato e, a richiesta, era possibile ordinare pancake, uova, french toast e omelette cucinati al momento dallo chef.

Un hotel in cui tornerei volentieri, ideale sia per la posizione che per la qualità dei servizi.

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